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Prurito vaginale
Vedi anche: prurito anale - prurito in gravidanza
Il prurito vaginale è un senso di formicolio o di irritazione ai genitali esterni (vulva) e alla vagina, che può assumere toni piacevoli od estremamente fastidiosi. Dal momento che i due termini vengono spesso confusi, ricordiamo brevemente che la vagina è il condotto muscolomembranoso che mette in comunicazione la cervice uterina con i genitali esterni femminili, che nel complesso (grandi e piccole labbra, meato urinario, clitoride, vestibolo della vagina) sono chiamati vulva.
Generalmente, il prurito vaginale è un disturbo ad eziologia multipla; ciò significa che il più delle volte riconosce diverse cause di origine, inclusa una certa componente psicologica.
Il prurito intimo rappresenta uno dei sintomi caratteristici di molte malattie sessualmente trasmesse o di altre infezioni vaginali. Tra queste ricordiamo la candida - una malattia causata dall'omonimo fungo, che si accompagna a perdite vaginali dense e biancastre, simili ai latticini - e la tricomoniasi, in cui le perdite vaginali assumono un aspetto schiumoso, giallo-verdastro e talvolta risultano di cattivo odore.
Altre cause di prurito vaginale ad eziologia prevalentemente organica sono rappresentate dal diabete, da alterazioni ormonali o nutrizionali che portano a craurosi, dalla menopausa (in risposta al calo degli estrogeni la parete vaginale diviene più secca e sottile), dalla gravidanza (anche in questo caso le alterazioni ormonali possono modificare il microambiente vaginale, scatenando una fastidiosa sensazione di prurito), dalla vaginite, dalla bartolinite, dagli ossiuri ("vermi" dei bambini), dalla vaginosi batterica e da una certa sensibilità allergica a particolari indumenti, medicamenti o detergenti (inclusi quelli utilizzati per lavare la biancheria intima).
Ricordiamo, infine, che una dieta particolarmente ricca di zuccheri, lo stesso diabete, lo stress, l'utilizzo di antibiotici o contraccettivi estroprogestinici e la debolezza del sistema immunitario, possono far sì che la candida, da normale commensale, si trasformi in parassita opportunista, determinando - tra l'altro - anche un fastidioso prurito vaginale.
http://www.inerboristeria.com/prurito-cuoio-capelluto-prurito-alla-testa.html
Avere prurito alla testa e di conseguenza grattarsi, oltre ad essere una cosa non proprio bella da vedere, può compromettere in alcuni casi anche la salute del cuoio capelluto.Il prurito al cuoi capelluto che porta a grattarsi la testa ogni tanto e per una frazione di secondo non arreca danni al cuoio capelluto, ma un prurito costante ad esempio generato da varie patologie, queste si che possono compromettere la salute dello stessso. Spesso non si comprende fino in fondo l’importanza del cuoio capelluto che viene trascurato con conseguenze anche gravi per la nostra chioma. Se la superficie non è pulita e libera da infezioni o irritazioni, i nostri capelli tendono a soffrire, si sfibrano, appaio opachi mentre si impenna il rischio di perdita.
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